RIFLESSOLOGIA E RESPIRAZIONE
- Barbara D'Ambra
- 24 feb
- Tempo di lettura: 7 min
LA SALUTE PASSA DAL PIEDE
LA SALUTE SI COSTITUISCE ININTERROTAMENTE DA QUANDO NASCIAMO A QUANDO INVECCHIAMO ED E’ L’UNICO CAPITALE SUL QUALE VALE DAVVERO LA PENA INVESTIRE.
IL PIEDE
Le ossa del piede sono, nell'essere umano, la struttura scheletrica del tratto terminale di ciascun arto inferiore. Sono complessivamente 26 e 31 articolazioni che gli permettono di adattarsi al terreno e al movimento. Il piede è una struttura portante ma dinamica , un sistema stabile ma flessibile.
Il piede è considerato un’elica a passo variabile, la cui lunghezza cambia in rapporto alla fase del cammino. Tutto ciò premette di immagazzinare l’energia dall’articolazione dell’arto raccogliere informazioni necessarie per soddisfare le richieste del momento.
Il piede è recettore ed effettore informa costantemente il corpo tramite i meccanocettori cutanei presenti sulla pianta del piede e sulla cute, i propriocettori muscoli tendine articolari ed esegue comandi tramite il sistema muscolare.
Esso rileva tutte le informazione dalla terra e la gravità. Organo di senso quando si appoggia al terreno e organo di moto quando lo respinge. Essi lavorano insieme la precisione del movimento dipende dall’input sensoriale, dal grado di affinamento, di calibrazione e maturazione, area celebrale di senso 2/3 di quella moto. Il piede si muove anche quando stiamo fermi in ortostatismo, per contrastare le oscillazioni posturali e di equilibrio, per garantire il sistema di pompa circolatoria.
IL PIEDE E’ L’UNICA PARTE DEL CORPO CHE INTERFACCIA CON IL MONDO ESTERNO TRAMITE UN CONTATTO DIRETTO.
I piedi possono trasmettere al cervello un grande numero di informazioni sensoriali e motorie , molte volte queste informazioni sono deviate dalle calzature non adatte per fini estetici, limitando la funzionalità.Dall’appoggio il piede e la gamba inviano impulsi propriocettivi che permettono al SNC di definire la posizione tridimensionale e la corretta anticipazione Posturale, i meccanocettori podalici completano le informazioni precisando le caratteristiche morfologiche dell’appoggio utili alla propulsione. L’Efficenza del sistema antigravitario del piede si fonda sul principio dell’alternanza tra la fase di rilassamento (piede organo di senso) e fase d’irrigidimento (piede organo di moto)




Il radicamento (grounding), intuito da Alexander Lowen, descrive l'aderenza, dal punto di vista energetico, con la realtà. Allo scopo di avere un buon contatto energetico, è indispensabile che l'energia scorra liberamente verso le parti del corpo che sono a contatto diretto con il mondo esterno: organi di senso, braccia e mani, gambe e piedi, pelle e organi sessuali.Osserviamo un bambino quando gioisce, oppure piange, quando è arrabbiato o felice, quando vuole qualcosa. Tutto il corpo partecipa con estrema armonia.Di una persona "posata" si dice che "ha i piedi per terra". Questa persona sente il contatto tra i suoi piedi ed il terreno sul quale appoggiano.
Appena cominciamo a crescere facciamo esperienza di come la libera espressione delle nostre emozioni si scontra con il rifiuto, la disapprovazione, l'umiliazione, la punizione. Impariamo, nostro malgrado, a controllare le emozioni e questo porta delle conseguenze.Limitiamo le mobilità articolari e blocchiamo i muscoli coinvolti in queste espressioni mediante tensioni croniche e inconsce.
I blocchi nella gola e nelle mascelle ci impediscono di piangere o di alzare il tono della voce; ma ci impediscono anche di cantare o di gridare di gioia.I blocchi nelle spalle e nelle braccia frenano non soltanto la voglia di aggredire e di colpire, ma anche il nostro desiderio di abbracciare.I blocchi nella vita ci impediscono di piangere e gridare e ci limitano nel respirare e nel sospirare.La contrattura dei muscoli degli arti inferiori e dei piedi blocca la spinta alla ribellione, ma diminuisce anche la capacità di stare in piedi e di essere indipendenti. Ci sono molti muscoli che uniscono il bacino al tronco e agli arti inferiori, come quelli della parte bassa della schiena, delle natiche, degli arti inferiori, del pavimento pelvico. Tutti questi muscoli sono coinvolti nel controllo della sessualità e delle funzioni escretorie.
Il grounding è il primo obiettivo della Bioenergetica definito: radicamento. La posizione di grounding riesce a far sentire l'unità tra il corpo e la mente, l'integrazione tra la realtà interna e quella esterna.Nella posizione grounding i piedi e le gambe hanno un contatto interattivo con la terra, per prendere energia, per scaricare le tensioni, per sentirsi sostenuti e mai traditi; la terra rappresenta la realtà stabile, la piattaforma dove si costruiscono le fondamenta di ogni individuo.Stando in grounding l'apertura dei piedi è perpendicolare alle spine iliache, gli alluci sono lievemente convergenti tra loro, per essere in linea con le ginocchia che a loro volta sono leggermente flesse e mai estese, il bacino in una posizione comoda situata tra l'antiversione e la retroversione, favorisce il rilassamento della spina dorsale. In questa posizione il respiro si approfondisce nella cavità addominale, gonfiando il ventre. Un buon grounding consente all'energia di fluire fino ai piedi.Al contrario, le ginocchia rigide provocano una forte contrazione dell'ano, della spina dorsale e della respirazione, non permettendo il fluire dell'energia, del sangue e di tutti i flussi corporei, in modo naturale e stabile. Il libero fluire dell'energia è possibile quando le ginocchia sono flesse e fungono anche da ammortizzatore per il tronco.Il corpo, nella posizione grounding, si appropria di una postura solida e radicata nella terra e nella propria interiorità; si rende pronto all'espansione verso il cielo, come i rami di un albero il cui tronco ha approfondito le sue radici nel sottosuolo.La terra offre un senso di sicurezza psicofisica stabile, il cielo offre l'energia universale di cui ci nutriamo attraverso il respiro. Il metabolismo di un individuo dipende dalla sua onda respiratoria.Cielo e terra, padre e madre simbolici, nel dare il giusto orientamento nel mondo in cui si sta in piedi, nutrono ed aprono il varco alle percezioni sensoriali di tutte le parti del corpo. Il principale scopo del grounding è la salute in un corpo vibrante con solide fondamenta, proprio per questo obiettivo ogni classe di esercizi bioenergetici inizia con molti movimenti dei piedi, delle gambe, della respirazione e dell'orientamento nello spazio.Piccole vibrazioni, che rendono le gambe e il bacino pieni di energia vitale, si percepiscono e si notano dopo che i muscoli delle parti inferiori del corpo sono stati mobilitati e decontratti.I numerosi movimenti delle regioni: coxo-femorale e lombo-sacrale, unitamente a quelli degli arti superiori, sono sempre espressi in sintonia con la parte inferiore; il grounding é continuamente presente in tutte le espressioni corporee. Il grounding è una postura corporea, attentamente studiata da Alexander Lowen, che permette a tutte le libere espressioni motorie di mantenere i personali confini senza sovraccaricare di energia l'estremità superiore del corpo, sede della nostra mente.Le espressioni motorie svolte in grounding permettono il libero fluire dei sentimenti che nascono dal cuore, attraverso una corrente continua con l'energia. Il sangue e tutti i flussi corporei, che scivolano fino alle dita dei piedi, nelle braccia, nel collo e nella testa, scorrono spontaneamente e liberamente, portando nutrimento e calore all'organismo. Dopo una classe di esercizi bioenergetici la pelle del viso e gli occhi acquisiscono luminosità e tutto il corpo si arricchisce di vitalità.

Riflessologìa s. f. [comp. di riflesso e -logia]. – Lo studio delle funzioni psichiche dell’uomo accentrato sui riflessi fisici.

Origine della riflessologia plantare
Le origini della riflessologia sono molto antiche. Alcuni studi storici hanno rilevato pratiche simili nella Cina del 4000 a.C, nell’Antico Egitto e presso le tribù native americane.
La concezione moderna di riflessologia plantare si deve invece a un medico otorinolaringoiatra statunitense, William Fitzgerald, che nel 1913 teorizzò la cosiddetta terapia zonale. Quest’ultima si fondava proprio sull’effetto anestetico che la pressione sui piedi aveva su altre zone del corpo umano.
Le teorie sulla riflessologia subirono un’evoluzione tra gli anni Trenta e Quaranta con il contributo della fisioterapista americana Eunice D. Ingham, che elaborò una mappa dei punti riflessi presenti nei piedi e nelle mani, e mutò il nome della pratica in riflessologia, proprio teorizzando una corrispondenza speculare tra mani e piedi e gli altri organi del corpo.
In Italia i maggiori esponenti della riflessologia plantare sono stati Giuseppe Calligaris, neurologo e professore presso l’Università Sapienza di Roma, e il dott. Nicola Gentile, che durante gli anni Trenta pubblicarono diversi studi sulla materia.
LA RIFLESSOLOGIA METODO LUCIA TORRI CIANCI
Interpretiamo il corpo attraverso il linguaggio dei suoi disagi da più di quaranta anni.
Siamo stati i primi a riconoscere dall’inestetismo un sentimento fatto di emozioni non espresse.Quando l’estetica si limitava a trattare l’apparenza noi abbiamo cominciato a tradurre un difetto in risorsa psichica, permettendo al corpo di recuperare le risorse necessarie a ricostruire su di se la bellezza naturale dello stare bene.
Psicosomatica, riflessologia, tecniche manualistiche uniche e prodotti psicosomatici formulati per comprendere il bisogno dei tessuti corporei fanno del nostro metodo un sistema di lavoro che non ha paragoni.
UN GIORNO ABBIAMO DECISO DI ESSERE “ALTRO” PER SEMPRE

ANIMA VESCICA: L’ALLARMISMO/ MI ABBANDONO ,VIVO IL PRESENTE DOLCE E ACCOGLIENTE SCIOLGO LE TESIONI E SENTO CRESCERE LA FORZA
All’interno dell’anima vescica troviamo : il vetiver(la solidità di padre terra) e ylang-ylang(la soave danza del femminile)
Le mie radici sono la mia forza, stabilità dove traggo sicurezza.Aiuta rafforzare il senso di identità calma e rassicura, svolge aiuto per le paure tesioni, serve a chi ha bisogno di sentirsi ancorato e concentrato nelle proprie energie, lascio che le emozioni mi trasportano, scioglie le tesioni, rilassa calma l’irrequietezza,calma il respiro, dove la competizione diventa streess e mina l’autostima.
OLIO ESSENZIALE :ANIMA VESCICA PRIMO CHAKRA, si trova nella cavità pelvica lato luce troviamo impulso intuito ispirazione la percezione l’attenzione allarmismo , attenzione meticolosa spirito di curiosità, legata al dettaglio, onestà di riconoscere il bisogno altrui, nel lato ombra le piace il rischio, l’ignoto , nella perdita e sconfitta troviamo smarrimento crollo esistenziale, fallimento.
La utilizzeremo per integrare l’aspetto olfattivo neurologico e sensoriale respiratorio per ottimizzare la percezione dei sistemi, neurologico, corporeo, emotivo, della mente partendo dal piede collegandolo con il respiro e metteremo l’accento sull’olio essenziale per avere più sensibilità personale, cosi’ da rendere la pratica unica ed emozionante.
Passeremo dalla parte di radicamento con esercizi di bioenergetica e respirazione , esercizi senso motori per il piede e percezione e propriocezione, per integrare con la riflessologia e sistemi sensoriali con l’olfatto e respirazione, concludendo con la medita-azione, che ti porterà in un viaggio affascinante dentro di te.
IL PIEDE LA SUA PARTE MOTORIA ANTIGRAVITARIA




Riferimenti:
Dott.ssa BARBARA D'AMBRA
Comments